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Confprofessioni e Banca Popolare di Vicenza, POS a costo zero

Condizioni agevolate per oltre 1,5 milioni di liberi professionisti e studi professionali

25/07/2014 - POS a canone zero, niente spese di installazione del terminale ed esenzione da commissioni sulle transazioni Pagobancomat per 24 mes

 
Sono questi i termini dell’accordo siglato mercoledì scorso daBanca Popolare di Vicenza, Confprofessioni,FIDIPROF Nord e FIDIPROF Centro Sud per dare la possibilità ad oltre 1 milione e mezzo di liberi professionisti e studi professionali aderenti a Confprofessioni di dotarsi del dispositivo POS a costo zero.
 
Oltre all’offerta relativa al POS, la Banca mette a disposizione dei professionisti un pacchetto di prodotti e servizi bancari per facilitare l’accesso al credito degli aderenti ai due Confidi.
 
Le agevolazioni per il POS mirano a rendere meno oneroso per professionisti e imprese l’obbligo, in vigore dal 30 giugno 2014, di accettare la moneta elettronica per pagamenti sopra i 30 euro.
 
Nei giorni scorsi il Ministero dello Sviluppo economico ha avviato un tavolo di confronto sull’obbligo di POS, per trovare una soluzione che consenta ai professionisti e alle imprese di ottemperare all’obbligo senza accollarsi eccessive spese.
 
Nelle prime due riunioni, alle quali hanno partecipato i rappresentanti del Consorzio Bancomat, dell’ABI e dei principali operatori del mercato dei pagamenti elettronici, sono stati analizzati i costi e le commissioni relative all’installazione, alla manutenzione e all’utilizzo dei POS.
 
Nelle prossime settimane - fa sapere il Ministero - il tavolo proseguirà i suoi lavori incontrando le organizzazioni di categoria dei commercianti, degli artigiani e dei professionisti, in modo da condividere un percorso comune che possa da un lato colmare il forte ritardo, rispetto agli altri Paesi europei, che l’Italia registra nell’uso della moneta elettronica e, dall’altro, possa condurre ad una riduzione dei costi associati a questa modalità di pagamento, attivando economie di scala, efficientamenti e maggiore concorrenzialità.
 
Ricordiamo che, secondo uno studio della Cgia di Mestre, tra canone mensile, canone annuale e percentuale di commissione sull’incasso, un professionista o un’impresa con un ricavo annuo pari a 100mila euro dovrebbe sostenere unaspesa di circa 1200 euro all’anno.

L’obbligo del POS è stato introdotto dal decreto Sviluppo Bis (DL 179/2012), convertito nella Legge 221/2012, ed è stato in seguito disciplinato dal DM 24 gennaio 2014. Tuttavia, chi non vi ottempera non è soggetto ad alcuna sanzione, perché la legge non lo prevede.

 
 
 

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