La
definizione di tempo
minimo di resistenza al
fuoco
La
questione del
tempo minimo durante il
quale le opere da
costruzione devono
garantire requisiti
minimi di resistenza al
fuoco e' stata
tradizionalmente
risolta, in Italia, con
il cosiddetto
approccio prescrittivo:
si attribuisce una
classe R, REI, RE o EI
minima, in termini di
minuti, stabilita dal
normatore per attivita'
o in funzione del carico
di incendio. La
simbologia REI implica
l'impiego di curve
nominali per il
riscaldamento delle
membrature quali la
tradizionale ISO 834,
prescritta per l'impiego
di forni sperimentali di
resistenza al fuoco: da
qui la denominazione di
approccio prescrittivo.
La possibilita' di
ricorrere a modelli
fuoco differenti e' da
sempre stata lasciata a
soluzioni in deroga da
studiare
ad hoc. Il decreto
9 marzo 2007 stabilisce
che, nel caso si ricorra
a modelli di incendio
naturali (dunque
differenti dal modello
ISO 834 o da altri
modelli nominali), si e'
tenuti a verificare il
mantenimento della
capacita' portante della
struttura per tutta la
durata dell'incendio.
Il medesimo decreto
impone anche l'ulteriore
doppia verifica della
capacita' postante con
riferimento alla ISO 834
per classi ridotte.
La
doppia verifica
ed il
ricorso all'istituto
tecnico-amministrativo
della deroga ha
di fatto limitato la
possibilita' di
ricorrere ad approcci
non prescrittivi nel
settore della resistenza
al fuoco: approcci
prestazionali, basati
sui metodi di
modellazione naturale
degli incendi, sono
stati di fatto relegati
a pochissimi casi
particolari.
Il Codice di prevenzione
incendi supera questi
ostacoli.
La possibilita' di
adottare modelli fuoco
naturali e' considerata
soluzione alternativa e
quindi adottabile dal
progettista senza
ricorrere ad alcuna
istanza di deroga: la
nuova sfida per lo
strutturista e'
ovviamente quella di
modellare l'incendio
adottando uno dei metodi
suggeriti dall'Eurocodice
UNI EN 1991-1-2
e di definire gli
scenari di incendio piu'
significativi per la
sicurezza strutturale.
Si auspica un
cambio di passo da parte
di progettisti di
strutture ad oggi
abituati a confrontarsi
solo con il calcolo di
caratteristiche della
sollecitazione o
spostamenti. Il
ricorso a norme
consolidate quali le
parti fuoco degli
Eurocodici e la guida
del Codice costituiscono
il tracciamento di un
percorso di studio su
basi ormai consolidate.
Il Progettazione
Antincendio
Prestazionale
dovra'
fornire soluzioni
progettuali flessibili
ed economiche attraverso
i principi della Fire
Safety Engineering assicurando,
sempre, un elevato
livello di sicurezza
globale.
In
questo campo risulta necessario ed
essenziale il possesso di competenze
multidisciplinari quali CALCOLI
STRUTTURE sia in cemento armato che
acciaio o legno .
Il
calcolo ANALITICO DELLA RESISTENZA AL FUOCO
delle strutture vien eseguita seguendo le
seguenti Norme di riferimento per il
calcolo analitico
Il D.M. 16 febbraio 2007 stabilisce che i
metodi di calcolo da utilizzare per la
determinazione analitica della classe di
resistenza al fuoco degli elementi
strutturali sono quelli contenuti negli
Eurocodici, se completi delle appendici
nazionali. In attesa della pubblicazione
delle appendici nazionali degli Eurocodici,
era possibile far riferimento alle norme UNI
di seguito indicate: UNI 9502 Procedimento
analitico per valutare la resistenza al
fuoco degli elementi costruttivi di
conglomerato cementizio armato, normale e
precompresso UNI 9503 Procedimento
analitico per valutare la resistenza al
fuoco degli elementi costruttivi di acciaio
UNI 9504 Procedimento analitico per valutare
la resistenza al fuoco degli elementi
costruttivi di legno
CODICE APPLICATO ATTUALMENTE PER IL CALCOLO
DELLE STRUTTURE
Con il
D.M. 31 luglio 2012, pubblicato in Gazzetta
Ufficiale il 27 marzo 2013, il Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti ha
approvato in via definitiva le Appendici
nazionali contenenti i parametri tecnici per
l'applicazione degli Eurocodici, pertanto,
come previsto appunto dal D.M. 16 febbraio
2007 Allegato C.3, l'unica modalita' di
calcolo analitico della classe REI delle
strutture e' quella basata sugli Eurocodici.
Lo ricorda anche il Ministero dell'Interno,
Dipartimento dei Vigili del Fuoco, che ha
diramato la Lettera Circolare del 5 aprile
2013, n. 4638, ribadendo che con l'entrata
in vigore del D.M. 31 luglio 2012, avvenuta
l'11 aprile 2013, cessa la possibilita' di
impiegare le UNI 9502, 9503 e 9504. L'uso
delle citate UNI e' consentito anche dopo
l'11 aprile 2013 esclusivamente per le
costruzioni i cui progetti o Segnalazioni
Certificate di Inizio attivita siano stati
presentati ai VV.F. prima della suddetta data
In allegato a questo articolo, oltre ai
testi normativi, proponiamo un documento di
sintesi sulla resistenza al fuoco delle
strutture.
La verifica di resistenza
delle sezioni in cemento armato al fuoco e'
effettuata secondo il metodo analitico previsto
dall'Eurocodice 2 UNI EN 1992-1-2:2005 metodo
agli stati limite
La verifica al fuoco delle strutture verra'
effettuata individuando il dominio di resistenza
in presenza di una distribuzione di temperatura
all'interno della sezione e calcolando il
coefficiente di sicurezza per una assegnata
sollecitazione.
Resistenza al fuoco Acciaio
(Eurocodice 3)
La verifica di
resistenza delle sezioni in acciaio al fuoco
e' effettuata secondo l'Eurocodice 3 UNI EN
1993-1-2:2005.
Scegli velocemente il profilo in acciaio da
verificare con possibilita' di applicare
eventuali strati a protezione della sezione.
La verifica al fuoco delle strutture tiene
conto della reale conducibilita'
dell'acciaio: cio consente di calcolare le
effettive distribuzioni di temperature
all'interno della sezioni, senza ipotizzare
una temperatura uniforme.
Resistenza al fuoco Legno lamellare e
massiccio (Eurocodice 5)
La verifica della
resistenza delle sezioni in legno e legno
lamellare al fuoco e' effettuata secondo l'Eurocodice
5 UNI EN 1995-1-2:2005.
La verifica di resistenza delle sezioni
viene effettuata tenuto conto della
velocita' di carbonizzazione del legno
(sezione trasversale ridotta) calcolando il
coefficiente di sicurezza per una assegnata
sollecitazione dopo aver determinato la
sezione efficace ai vari istanti temporali
verifica sezioni rettangolari e circolari,
con o senza protezione fornendo risultati in
forma sia numerica che grafica.