24/06/2013 -
Sul supplemento ordinario n. 50/L alla Gazzetta ufficiale
n. 144 del 21 giugno scorso è stato pubblicato il Decreto-legge
21 giugno 2013, n. 69 recante “Disposizioni urgenti per il
rilancio dell’economia” definito decreto “Del Fare”.
Il decreto è entrato già in vigore sabato 23
giugno, è composto da 86 articoli suddivisi nei seguenti titoli:
e da un allegato.
Entrando nel dettaglio, il decreto-legge definito “Del fare”
prevede misure irgenti per il rilancio economico del Paese, tra
le quali segnaliamo quelle qui
di seguito riportare.
INFRASTRUTTURE -
Il decreto-legge, al comma 1 dell’articolo
18contiene misure, per un totale di oltre 3 miliardi di euro
e con una ricaduta prevista a livello occupazionale di circa
30mila nuovi posti di lavoro (20mila diretti, 10 mila
indiretti), in materia di infrastrutture. In particolare si
prevede l'istituzione di un un Fondo
di 2.069 milioni di euro (per
il quadriennio 2013-2017) per consentire la continuità
dei cantieri in corso o per l’avvio di nuovi lavori.
EDILIZIA -
L’articolo 30 del
decreto-legge è stato rubricatoSemplificazioni
in materia di edilizia e
con lo stesso viene previsto lo stop
alle lungaggini burocratiche con
la possibilità che l’interessato che abbia bisogno della
segnalazione di Inizio Attività può richiedere allo Sportello
Unico di
provvedere all’acquisizione di tutti gli atti di assenso
necessari all’intervento edilizio; per quanto concerne, poi, il certificato
di agibilità lo
stesso potrà essere richiesto anche per singoli edifici, singole
porzioni della costruzione o singole unità immobiliari purché
funzionalmente autonomi, qualora siano state realizzate e
collaudate le opere di urbanizzazione primaria.
L’articolo 31 contine,
poi, le Semplificazioni
in materia di Durc e
nello stesso viene precisato che per quanto concerne i contratti
pubblici di lavori, servizi e forniture il Documento Unico di
Regolarità contributiva potrà essere acquisito in via
informatica ed avrà validità di 180 giorni.
IMPRESA -
Sarà più
facile accedere al fondo di garanzia delle Pmi e
per riattivare il circuito del credito, il decreto-legge prevede
all’articolo 1 il
potenziamento del Fondo Centrale di Garanzia, per consentire
l’accesso a una platea molto più ampia di piccole e medie
imprese. A questo scopo, in particolare, si dispone la revisione
dei criteri di accesso per il rilascio della garanzia che
allargherà notevolmente la platea delle imprese che potranno
utilizzare il Fondo ed è stato programmato un cospicuo
rifinanziamento, in sede di Legge di Stabilità, che consentirà
di attivare credito aggiuntivo per circa 50 miliardi.
Con l’articolo 2 sono
stati, anche, stanziati, 2,5
incrementabbili a 5 miliardi per l’acquisto di nuovi macchinari e
le Pmi potranno accedere a finanziamenti a tasso agevolato per
l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di
fabbrica ad uso produttivo. I finanziamenti saranno concessi
entro il 31 dicembre 2016 da banche convenzionate ed avranno
durata massima di 5 anni e per un valore non superiore a 2
milioni di euro per ciascuna impresa.
E’ previsto, anche, con l’articolo
3 il rifinanziamento
di contratti di sviluppo. Con il finanziamento dei Contratti
di Sviluppo nel Centro-Nord, gestiti da Invitalia, sono state
poste le condizioni per avviare in tempi rapidi almeno 20 grandi
progetti di investimento che diversamente non sarebbero partiti,
assicurando non solo un significativo impatto economico, ma
anche un’importante ricaduta sul fronte occupazionale.
Con l’articolo 4, più
concorrenza nel mercato del gas naturale e dei carburanti con
l’ampliamento dell’apertura del mercato del gas naturale,
liberalizzando completamente le piccole e medie aziende, in
linea con quanto indicato dalla Commissione Europea e
dall’Antitrust. Sono previste poi misure volte ad accelerare
l’avvio delle gare di distribuzione del gas per ambiti
territoriali, dalle quali deriveranno minori costi per i
cittadini utenti e significative entrate per gli enti locali.
Con l’articolo 5, Riduzione
delle bollette dell’elettricità ed,
in particolare, sonos state modificate le modalità di
determinazione delle tariffe concesse agli impianti in regime
Cip6, in modo progressivo, portandole in linea con i prezzi di
mercato che si sono significativamente ridotti nell’ultimo
periodo.
Alle Imprese miste per lo
sviluppo verrano
concessi, come previsto all’articolo
7, crediti agevolati per assicurare il finanziamento della
quota di capitale di rischio per la costituzione di imprese
miste e crediti agevolati ad investitori pubblici o privati o ad
organizzazioni internazionali, per il finanziamento di imprese
miste da realizzarsi in Paesi in via di sviluppo.
E’ prevista, con l’articolo
37, la predisposizione di un piano nazionale per le zone a burocrazia
zero e, con l’articolo
28, multe
alle P.A. che ritardano con
l’introduzione.di un indennizzo monetario a carico delle P.A. in
ritardo nella conclusione dei procedimenti amministrativi. Se il
titolare del potere sostitutivo (cioè chi subentra al
funzionario ‘ritardatario’) non conclude la procedura, scatta un risarcimento
pari a 30 euro al giorno fino
a un massimo di 2.000 euro. Se non liquidata, la somma può
essere chiesta al giudice amministrativo con una procedura
semplificata.
Per ultimo, con l’articolo
34, sono eliminate
tutte le certificazioni mediche oggi
necessarie per accedere a impieghi pubblici e privati. Non vi
saranno più per i cittadini adempimenti onerosi resi inutili
dalle recenti novità legislative in materia di sorveglianza
sanitaria sui luoghi del lavoro.
AGENDA DIGITALE -
Il decreto, all’articolo 13,
riorganizza e rende più snella e operativa la governance
dell’Agenda digitale. Anzitutto si ridefiniscono i compiti della
cabina di regia che, presieduta dal Presidente del Consiglio o
da un suo delegato, presenterà al Parlamento un quadro
complessivo delle norme vigenti, dei programmi avviati e del
loro stato di avanzamento, nonché delle risorse disponibili che
costituiscono nel loro insieme l’agenda digitale medesima.
La cabina di regia si avvale di un Tavolo permanente, composto
da esperti e rappresentanti delle imprese e delle università,
presieduto da Francesco CAIO, nominato dal governo commissario
per l’attuazione dell’Agenda digitale (“Mister Agenda
digitale”).
L’Agenzia per l’Italia digitale viene poi sottoposta alla
vigilanza unicamente del Presidente del Consiglio.
Vengono introdotte alcune novità come il domicilio
digitale(articolo 14)
per mezzo del quale all’atto della richiesta della carta
d’identità elettronica o del documento unificato, il cittadino
potrà chiedere una casella di posta elettronica certificata,
come larazionalizzazione
dei Centri elaborazione dati (articolo
16) ed ilfascicolo
sanitario elettronico (FSE) (articolo
17): le regioni e le province autonome dovranno presentare
il piano di progetto del FSE all’Agenzia per l’Italia digitale
entro il 31 dicembre 2013. Entro il 31 dicembre 2014 questo sarà
istituito. L’Agenzia per l’Italia digitale e il ministro della
Salute dovranno valutare e approvare i progetti.
E' stata, inoltre, prevista, con l’articolo
10, la liberalizzazione
dell'accesso ad Internet, come avviene in molti Paesi
europei. Resta però l'obbligo del gestore di garantire la
tracciabilità mediante l'identificativo del dispositivo
utilizzato. L’offerta ad internet per il pubblico sarà libera e
non richiederà più l'identificazione personale
dell'utilizzatore.
SEMPLIFICAZIONE FISCALE -
Con l’articolo 50, iene abolita
la responsabilità fiscale solidale tra appaltatore e
subappaltatore relativamente
ai versamenti IVA.
AMBIENTE -
Le nuove disposizioni, contenute nell’articolo
41, in materia di terre
e rocce da scavo sono
volte a semplificarne l’utilizzo, chiarendo i casi in cui è
necessario il ricorso alle procedure di cui al DM n. 161/2012,
contenente, tra l’altro, i criteri qualitativi che terre e rocce
da scavo devono soddisfare per essere considerate sottoprodotti
e non rifiuti.
Sempre con l’articolo 41,
viene semplificata la disciplina
dei materiali di riporto di
cui al D.L. 2/2012, convertito con modificazioni dalla L.
28/2012 (Misure straordinarie e urgenti in materia ambientale).
Le nuove disposizioni chiariscono la definizione delle matrici
materiali di riporto, specificandone la composizione, e prevede
inoltre che le stesse siano soggette a test di cessione affinché
possano essere considerate come sottoprodotti o rimosse dal
luogo di scavo.
Ancora con l’articolo 41,
le nuove disposizioni di semplificazione in materia di gestione
delle acque di falda sotterranee estratte
per fini di bonifica o messa in sicurezza dei siti contaminati
(Art. 243 del D.lgs. 152/2006) riducono gli oneri a carico degli
operatori interessati e accelerano le procedure amministrative
relative agli interventi. Senza incidere sulle garanzie di
tutela delle risorse ambientali, le nuove norme sono studiate
per favorire la crescita delle attività economiche interessate.
GIUSTIZIA CIVILE -
Lo stato della giustizia civile costituisce, senza dubbio, uno
dei fattori esogeni di svantaggio competitivo per la società
italiana, in particolare per chi produce e lavora. Siamo al 158°
posto nel mondo nell’indice di efficienza di recupero del
credito a causa dei tempi lunghi e 1.210 giorni è la durata
media dei procedimenti civili per il recupero crediti.
Allarmante è, inoltre, il numero di condanne riportate dallo
Stato per violazione del termine della ragionevole durata dei
processi.
Per far fronte a queste criticità il decreto contiene, al Titolo
III, una serie di misure volte ad incidere
sui tempi della giustizia civile e migliorarne l’efficienza e
contribuire a ricostituire un ambiente d’impresa accogliente per
gli investitori nazionali e internazionali fondato sulla
certezza del credito.
In allegato il testo
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.