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Bonus edilizia, quali saranno in vigore nel 2023.
Revisione selettiva per il Superbonus
Ecco quali bonus ci saranno nel prossimo biennio per ristrutturare villette e condomini. Futuro incerto per il Superbonus: per il Ministro Giorgetti pesa troppo e non e' equo
Superbonus, dal 110 al 90%? Per il Ministro Giorgetti pesa troppo
Bonus ristrutturazioni al 50% fino al 2024
Bonus mobili, elettrodomestici e barriere architettoniche
Ecobonus e Sismabonus
Dopo un biennio ricco di bonus, incentivi e detrazioni per
ristrutturare immobili privati e condomini, cosa ci aspetta nel 2023
e nel 2024? Quali bonus saranno prorogati e quali, invece,
cancellati in via definitiva o modificati? Il nuovo governo guidato
dalla coalizione di centrodestra ha annunciato diverse novita' che
andranno a confluire nella prossima Legge di Bilancio.
La piu' importante riguarda il destino del Superbonus
110%, confermato anche per l'anno a venire con
delle variazioni: la principale e' l'abbassamento della soglia che dovrebbe passare dal 110 al 90% e il
possibile tetto Isee per i possessori di villette.
Restano in vigore, salvo diversa disposizione, il bonus
ristrutturazioni 50%, le detrazioni su mobili e grandi
elettrodomestici, il bonus barriere architettoniche (seppur in
maniera ridotta), le agevolazioni per l'efficientamento energetico
degli edifici e per l'adeguamento sismico.
Addio invece al bonus facciate, in scadenza il 31 dicembre 2022.
Vediamo elencate le novita' del biennio a venire in materia di
interventi di ristrutturazione e agevolazioni fiscali.
Superbonus, dal 110 al 90%? Per il ministro Giorgetti pesa troppo
Tra le varie agevolazioni fiscali, il Superbonus 110% e' la misura
piu' controversa e discussa. Nel primo consiglio dei Ministri del
governo Meloni, in data 4 novembre 2022, si e' avuta la conferma
della sua proroga anche nel 2023, ci saranno pero' regole piu'
stringenti.
Per quanto riguarda i condomini, l'aliquota dovrebbe passare al
90% a partire dal 1 gennaio del nuovo anno, percentuale da
confermare nella Manovra Finanzia.
Il neo ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, intervenendo
il 9 novembre in audizione presso le Commissioni speciali riunite di
Camera e Senato per presentare la Nota di aggiornamento del Def, ha
confermato che il Superbonus sara' oggetto di una revisione, a causa
dei costi alti rispetto ai benefici: questo governo non ritiene
equo destinare una cosi' ingente massa di risorse a una limitatissima
fetta dei cittadini italiani, in modo indistinto per reddito, per
prima e seconda casa.
Il Governo, ha continuato Giorgetti ha valutato rilevanti maggiori oneri per alcuni bonus edilizi previsti a legislazione vigente rispetto a quanto era stato stimato in sede di adozione delle agevolazioni , con uno scostamento complessivo, sulla base delle informazioni aggiornate al 1 settembre, di 37,8 miliardi di euro sull'intero periodo di previsione. Per gli anni 2023-2026 potrebbe esserci un peggioramento della previsione delle imposte dirette per importi compresi tra gli 8 e i 10 miliardi di euro in ciascun anno, che potrebbe pregiudicare l'adozione di altre tipologie di intervento. Peraltro, la stima degli oneri per il Superbonus 110% potrebbe subire un ulteriore incremento a fine anno considerando anche i dati al 30 settembre pubblicati da ENEA.
Passando alle villette unifamiliari, si apre uno spiraglio alla
proroga nel 2023 con requisiti piu' stringenti: il governo pensa di
fissare un tetto Isee massimo e di limitare la detrazione soltanto
alle prime case.
Bonus ristrutturazioni al 50% fino al 2024
Salvo il bonus ristrutturazioni edilizie che consente di recuperare
con credito d'imposta o sconto in fattura il 50% della spesa per
lavori di manutenzione straordinaria e ordinaria, restauro,
ristrutturazioni, realizzazione di box auto, l'installazione
impianti fotovoltaici, di grate a finestre o videocamere.
L'Agenzia delle Entrate, in uno dei suoi ultimi interventi, ha
garantito l'agevolazione anche ai lavori che inizieranno dopo il 1
gennaio 2023 e il nuovo esecutivo, per ora, non ha smentito.
I richiedenti possono ripartire la detrazione in 10 anni in rate di
pari importo fino alla spesa massima di 96.000 euro per ciascuna
unita' immobiliare.
La misura proseguira' anche dopo il 2024 ma nella misura del 36% con
tetto massimo fissato a 48mila euro, salvo ulteriori proroghe o
modifiche.
Bonus mobili ed elettrodomestici
Chi esegue lavori di ristrutturazioni edili potra' beneficiare del
bonus mobili ed elettrodomestici anche nel prossimo biennio.
La scadenza infatti e' fissata al 31 dicembre 2024. Il bonus consiste
nella detrazione Irpef del 50% calcolata su un importo massimo di
10.000 euro fino al 31 dicembre 2022 e di 5.000 euro il biennio
2023-2024.
Ne possono beneficiare coloro che acquistano mobili o grandi
elettrodomestici entro la fine del 2024 purche' siano di classe
energetica elevata (non inferiore ad A per i forni, a E per
lavatrice, asciugatrice e asciugatrice, F per i frigoriferi).
Il bonus e' particolarmente vantaggioso perche' si applica a
prescindere dall'importo complessivo delle ristrutturazioni e ha
validita' anche su diverse unita' immobiliari dello stesso
richiedente.
Bonus barriere architettoniche, confermato ma in misura ridotta
Le agevolazioni fiscali per l'eliminazione delle barriere
architettoniche trovano conferma nel 2023, ma l'aliquota scende dal
75% al 50%. Si applica a tutti i lavori destinati ad agevolare i
portatori di handicap, per esempio la realizzazione di rampe in
condominio, ascensori esterni e montacarichi.
Ecobonus e Sismabonus
Edifici esistenti
Confermate le agevolazioni per chi esegue lavori di efficientamento
energetico su edifici esistenti Ecobonus nella misura del 65%
fino al 31 dicembre 2024.
Stessa data per il Sismabonus, destinato ad interventi di
ripristino, rinforzo o sostituzione di elementi strutturali
dell'edificio.
Queste le percentuali detraibili:
50% per le spese sostenute dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2024
dal 70 all'80% quando si ottiene una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi;
dall'80 all'85% per lavori realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali.
La detrazione spetta su un tetto massimo di 96.000 euro da ripartire
in 5 quote annuali di pari importo.
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Detrazione 65% riqualificazione energetica, 50% ristrutturazioni e bonus mobili: il DL in Gazzetta
Tante le novita' contenute nel provvedimento, dalla proroga delle
detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica e la
ristrutturazione degli edifici, all'introduzione di un bonus
fiscale per l'acquisto di mobili, al recepimento della Direttiva
Edifici a energia quasi zero.
Vediamo nel dettaglio le singole misure.
Detrazione 65% per la riqualificazione energetica
La detrazione fiscale per la riqualificazione energetica degli
edifici sale dal 55% al 65% e varra'
da oggi 6 giugno 2013(data di entrata in vigore del DL
63/2013, e non
dal 1 luglio 2013 come
indicato nella bozza di DL) fino alla fine del 2013 per i
privati, e fino a giugno 2014 per interventi sulle parti comuni
dei condomini o su tutte le unita' immobiliari del condominio.
Sono esclusi gli impianti di riscaldamento e gli scaldacqua a
pompa di calore e gli impianti geotermici, gia' agevolati dal
Conto Termico (leggi
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